Dal Film “Scemo e più Scemo” di Peter Farrelly

Nel 1976 Carlo Cipolla, uno storico italiano specializzato in storia economica, si mise alla ricerca di una definizione sociologica e di una teoria della stupidità umana. Il saggio che ne venne fuori, intitolato “Le leggi fondamentali della stupidità umana”, era inteso come un opuscolo umoristico da distribuire a parenti e amici come regalo di Natale. So che il Natale è già passato, ma ho pensato di condividere con voi cari lettori e amici un riassunto del suo lavoro. Chiamiamolo un regalo di Natale in ritardo!

Cipolla, nella sua introduzione, afferma: “questo saggio non è né frutto del cinismo né un esercizio di disfattismo sociale, non più di quanto lo sia un libro di microbiologia. Le pagine seguenti sono, infatti, il risultato di uno sforzo costruttivo per indagare, conoscere e quindi possibilmente neutralizzare una delle forze più potenti e oscure che ostacolano la crescita del benessere e della felicità umana.” Nonostante il tono giocoso (o meglio proprio per questo), credo che il saggio esplori alcuni affascinanti dilemmi sociali nei quali valga la pena immergersi.

In una nota personale, e nel tentativo di includere il nostro attuale clima di “politicamente corretto” nel testo, si noti che le parole stupido o stupidità non sono intese come un’osservazione offensiva o denigratoria ma piuttosto una definizione tecnica di una realtà umana.

Prima Legge: sempre e inevitabilmente ognuno di noi sottovaluta il numero di individui stupidi in circolazione.

Non importa se sei un cinico od un ottimista, indubbiamente molte volte sei stato scioccato dalla stupidità di membri della razza umana (e sono disposto a scommettere che è successo almeno una volta negli ultimi dieci giorni). Cipolla ci invita a considerare che:

“Per quanto alta sia la stima quantitativa che si fa della stupidità umana, si rimane ripetutamente stupiti dal fatto che:

a) persone che in passato si sono giudicate razionali e intelligenti poi si rivelano improvvisamente, inequivocabilmente e irrimediabilmente stupide;

b) giorno dopo giorno, con incessante monotonia, si è ostacolati nella propria attività da individui ostinatamente stupidi, che improvvisamente e inaspettatamente compaiono nei luoghi e nei momenti meno opportuni”.

Seconda Legge: la probabilità che una certa persona sia stupida è indipendente da qualsiasi altra caratteristica della persona stessa.

Per Cipolla la stupidità non è determinata da fattori culturali ma da fattori biogenetici. Alcune persone nascono alte, alcune hanno i capelli rossi, alcune hanno gli occhi verdi e altre semplicemente nascono stupide. In altre parole, non ci sono discriminazioni di classe, razza, sesso o credo nella stupidità. Aggiunge: “Credo fermamente che la stupidità sia una prerogativa indiscriminata di ogni gruppo umano e che questa prerogativa sia distribuita uniformemente secondo una proporzione costante”.

Inoltre: “A questo proposito, la Natura sembra davvero aver superato se stessa. È risaputo che la Natura, abbastanza misteriosamente, riesce a mantenere costante la frequenza relativa di certi fenomeni naturali. (…) Non sappiamo come la Natura raggiunga questo straordinario risultato (…) Il fatto straordinario sulla frequenza della stupidità è che la Natura riesce a fare in modo che questa frequenza sia sempre e ovunque uguale alla probabilità indipendentemente dalle dimensioni del gruppo, tanto che si trova la stessa percentuale di stupidi sia che si tenga conto di gruppi molto grandi che di gruppi molto piccoli. Nessun altro tipo di fenomeno sotto osservazione offre una prova così singolare del potere della Natura “.

Per dimostrare la tesi una serie di studi sono stati condotti in varie università di tutto il mondo. Le popolazioni di queste università sono state divise in quattro grandi categorie intese ad esprimere classe e livello di istruzione: custodi, dipendenti, studenti, docenti. Il sorprendente risultato è stato che la percentuale di stupidi è rimasta la stessa nelle quattro categorie. Hanno ripetuto il test con dei vincitori del Premio Nobel, l’élite, la “crème de la crème”, e il risultato è stato di scoprire che una percentuale paragonabile di vincitori del Premio Nobel è stupida (non so voi ma questo non mi sorprende per niente!).

Intervallo tecnico

“A questo punto è necessario chiarire il concetto di stupidità umana”. Cipolla cita la famosa affermazione di Aristotele che “l’uomo è un animale sociale”. Non importa se vivete in una metropoli o nei boschi, prima o poi avrete a che fare con altri esseri umani. E così facendo sarete costretti a compiere o meno un’azione specifica. Aggiunge: “Da qualsiasi azione, o non azione, ognuno di noi ricava un guadagno o una perdita e allo stesso tempo determina un guadagno o una perdita per qualcun altro”. 

Lo illustra in questo grafico:

Da questi due fattori, da considerare per esplorare il comportamento umano, si ottengono quattro gruppi di persone (più uno aggiuntivo, persone inefficaci, composte da persone che rifiutano ogni azione). Questi quattro gruppi sono: persone intelligenti, banditi, sprovveduti e stupidi. Questi gruppi sono definiti come segue:

Intelligenti: persone le cui azioni portano benefici a se stesse e agli altri.

Banditi: persone le cui azioni portano benefici a se stesse ma perdite agli altri.

Sprovveduti: persone le cui azioni portano benefici agli altri ma perdite a se stessi.

Stupidi: persone le cui azioni portano perdite a se stesse ed agli altri.

Terza (e aurea) Legge: una persona stupida è una persona che causa un danno a un’altra persona o gruppo di persone senza nel contempo realizzare alcun vantaggio per sé o addirittura subendo una perdita.

“Di fronte alla terza legge fondamentale, le persone razionali reagiscono istintivamente con scetticismo ed incredulità. Il fatto è che le persone ragionevoli hanno difficoltà a concepire e comprendere comportamenti irragionevoli”.

Tutti possiamo capire le azioni di una persona intelligente in base all’efficacia dei risultati. Possiamo anche capire le azioni di un bandito, che nonostante un dubbio fondamento morale, agisce e si comporta seguendo uno schema logico. Possiamo anche capire i fallimenti di uno sprovveduto perché il suo tentativo fallito è comunque guidato da una logica legittima. Ma è difficile per una persona razionale venire a patti con le azioni illogiche, irragionevoli, assurde e incoerenti di una persona stupida. “Nessuno sa, capisce o può spiegare perché quell’assurda creatura fa quello che fa. In realtà non c’è spiegazione – o meglio – c’è una sola spiegazione: la persona in questione è stupida”.

Distribuzione della frequenza

Ovviamente nessun essere umano si comporta sempre in modo costante e coerente. Abbiamo tutti delle giornatacce, per così dire. Una persona intelligente a volte potrebbe agire in un modo che si avvicina al banditismo o alla sprovvedutezza. Ma poiché è fondamentalmente una persona intelligente “la maggior parte delle sue azioni avrà la caratteristica dell’intelligenza”. Lo stesso si può dire dei banditi e delle persone sprovvedute. L’unica categoria che rompe gli schemi è, ovviamente, quella delle persone stupide. “La ragione di ciò è che la stragrande maggioranza delle persone stupide sono fondamentalmente e fermamente stupide – in altre parole, insistono costantemente nel causare danni o perdite ad altre persone senza alcun guadagno per se stessi”.

Stupidità e potere

Tutti gli esseri umani, attraverso le loro azioni, hanno un effetto sulla loro comunità; la cui intensità è determinata dal grado di forza, che possiedono geneticamente, dei tratti inerenti alla loro categoria. E cioè quanto sono intelligenti, sprovveduti, criminali o stupidi. Ma anche, e più pericolosamente, deriva dalla posizione di potere ed autorità che occupano nella società. Se, come discusso in precedenza, la stessa percentuale di stupidi può essere trovata tra bidelli e vincitori di premi Nobel, è lecito ritenere che una percentuale relativa di stupidità sarà presente tra capi di stato, leader militari, economisti, capi di industria e così via. Con l’ulteriore problematica che la loro “capacità di danneggiare gli altri è pericolosamente accresciuta dalla posizione di potere che occupano”.

“La domanda che spesso le persone ragionevoli si pongono è: come e perché le persone stupide riescono a raggiungere posizioni di potere e autorità”. Cipolla risponde cosi: “Classe e casta erano le istituzioni sociali che consentivano un flusso costante di persone stupide in posizioni di potere nella maggior parte delle società preindustriali. Nel mondo industriale moderno (…) invece di classe e casta, ci sono partiti politici, burocrazia e democrazia. All’interno di un sistema democratico, le elezioni sono uno strumento molto efficace per garantire il mantenimento stabile di una percentuale di stupidi tra i potenti. Va ricordato che, secondo la Seconda Legge, una percentuale di persone che votano è stupida e le elezioni offrono loro una magnifica opportunità per danneggiare tutti gli altri, senza alcun guadagno dalla loro azione. E ciò facendo aiutano a mantenere un livello costante di sciocchi tra le persone al potere”. Date una rapida occhiata alla maggior parte dei politici in tutto il mondo e noterete che questo è tristemente vero.

Il potere della stupidità

Secondo Cipolla il vero potere e pericolo della stupidità risiede nella sua irrazionalità. Una persona intelligente può combattere un bandito perché entrambi combattono con le stesse armi: logica e razionalità. Una lotta tra una persona intelligente ed un bandito assomiglia ad una partita di scacchi in cui le migliori mosse determineranno il vincitore. Non è cosi nel caso di una persona stupida; perché una persona stupida si comporterà irrimediabilmente in modo irrazionale.

“Poiché le azioni di una persona stupida non sono conformi alle regole della razionalità, ne consegue che:

  1. generalmente si è colti di sorpresa dall’attacco;
  2. anche quando si acquisisce la consapevolezza dell’attacco, non è possibile organizzare una difesa razionale, perché l’attacco, di per sé, manca di qualsiasi struttura razionale ”.

Quarta Legge: le persone non stupide sottovalutano sempre il potenziale nocivo delle persone stupide. In particolare, i non stupidi dimenticano costantemente che in qualsiasi momento e luogo, e in qualunque circostanza, trattare e/o associarsi con individui stupidi si dimostra infallibilmente un costosissimo errore.

Non sorprende che uno sprovveduto non riconosca il pericolo di uno stupido. Dopo tutto é uno sprovveduto. Ciò che sorprende è che una persona intelligente od un bandito commettano lo stesso errore. Dovrebbero essere più giudiziosi. L’unica ipotesi che Cipolla può concepire è che, di fronte alla stupidità, le persone intelligenti siano sopraffatte da un senso di superiorità, pietà o disprezzo. Inoltre, una persona intelligente tende generalmente a credere che una persona stupida possa solo fare del male a se stessa, ma questo significa confondere la stupidità con la sprovvedutezza. Cipolla aggiunge: “A volte si è anche tentati di associarsi a un individuo stupido con l’obiettivo di usarlo per i propri scopi. Questa manovra può avere solo effetti disastrosi perché:

  1. si basa sulla completa incomprensione della natura essenziale della stupidità
  2. dà allo stupido largo spazio per esercitare i suoi talenti. (…) A causa della natura irregolare della stupidità, non si possono prevedere tutte le azioni e le reazioni della stessa e in breve tempo si sarà schiacciati e polverizzati dalle sue azioni imprevedibili. 

Nel corso dei secoli, nella vita pubblica e privata, innumerevoli persone non hanno tenuto conto della Quarta Legge fondamentale e questo ha causato perdite incalcolabili all’umanità”.

Quinta Legge: la persona stupida è il tipo di persona più pericoloso che esista.

La quinta legge ha profonde conseguenze per il benessere sociale, politico, culturale ed economico di una comunità. Quando gli stupidi “si mettono al lavoro” non creano altro che perdite, per se stessi e per gli altri, e l’intera società è impoverita.

Quando una società è sana ed in crescita, i danni causati dalle persone stupide sono tenuti sotto controllo da quelle intelligenti. Ma se una società è in declino la stupidità diventa più attiva perché le persone intelligenti tendono a scomparire ed i banditi occupano sempre più posti di potere. Ciò rafforza inevitabilmente il potere distruttivo degli stupidi e porta il paese alla rovina.

Conclusione personale

C’è un aspetto dello studio di Cipolla che mi lascia insoddisfatto, ed è la considerazione della verità. Affinché la stupidità possa essere analizzata seguendo il suo sistema, dobbiamo prima definire il giusto punto di partenza della nostra analisi. Se la stupidità deve causare danno agli altri senza alcun vantaggio per se stessi, dobbiamo prima definire cosa costituisce un danno. Ovviamente nella maggior parte dei casi questo è ovvio, ma in situazioni più sottili e complesse non sempre è così. Usiamo un esempio attuale: i vaccini Covid. Se i vaccini sono un buon prodotto medico quelli che si rifiutano di prenderlo sono, per definizione di Cipolla, stupidi. Ma se i vaccini sono un cattivo prodotto, quelli che si rifiutano di prenderli sono intelligenti. Quindi, per definire la stupidità, dobbiamo avere una chiara definizione di buono e cattivo. E questo non è sempre facile da fare.

Il secondo aspetto che vorrei sottolineare è che essere sprovveduti, e cioè portare benefici agli altri ma perdite a se stessi, potrebbe essere considerato sia una debolezza che un atto di assoluta integrità etica e morale. Dopo tutto, Gesù di Nazaret non si è sacrificato per il bene dell’umanità? Non lo ha fatto Gandhi? San Francesco? Non è segno di una mente materialista considerare la sprovvedutezza una debolezza piuttosto che una virtù?

Detto questo, mi sembra che la proliferazione della stupidità in tutti i campi dell’odierna vita sociale sia un chiaro segno del declino dell’era capitalista. Un sistema che ha messo il profitto ed il piacere materiale al di sopra di ogni altra cosa ha creato un vuoto culturale di proporzioni bibliche. In questo spazio vuoto il virus della stupidità si è riprodotto in quantità sbalorditive. Il capitalismo edonistico, avendo eliminato le idee classiche di etica universale, si trova alla sua logica conclusione. Abbiamo barattato virtù per piacere, cultura per intrattenimento, giustizia economica per giustizia sociale, filosofia per meme, trascendente per immanente, ideali politici per ideologia cieca, Pink Floyd per Justin Bieber ed i risultati sono arrivati gente! Che tutte le innumerevoli stelle illuminino il vostro prospero cammino!